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Operazione colpo di tamburo


(Un U-Boot in navigazione nell'Atlantico)



Pearl Harbor e la fine della guerra non dichiarata

Fin dai primi mesi del 1940, la marina tedesca aveva iniziato ad operare nell'Atlantico con i suoi sottomarini (U-Boot), l'obiettivo dell'ammiragliato tedesco era quello di "affamare" i britannici, impedendo ad ogni mercantile diretto verso la Gran Bretagna di poter arrivare a destinazione.
Gli Stati Uniti che già a partire dal Marzo 1941 avevano avviato il Lend-Lease, un'iniziativa con la quale garantivano alle nazioni che combattevano contro le potenze dell'asse, il materiale necessario per poter far fronte al conflitto, fornendo loro ogni tipo di materia prima o armamenti vari.
Gli U-Boot tedeschi davano quindi la caccia a mercantili che trasportavano materiale di provenienza americana, spesso queste imbarcazioni erano anche di provenienza statunitense ma battenti bandiera britannica, nonostante nella gran parte dei casi i marinai a bordo fossero cittadini americani.

Con l'attacco giapponese a Pearl Harbor, il 7 Dicembre del 1941, la Germania che fino ad allora aveva cercato di non provocare direttamente gli Stati Uniti d'America, si vide costretta a tener fede al patto tripartito siglato il 27 Settembre del 1940 ed a dichiarare guerra agli USA. Cosa che avvenne l'11 Dicembre del '41.


Come un improvviso colpo di tamburo

Già prima della dichiarazione di guerra agli Stati Uniti, l'ammiraglio Donitz, comandante della flotta sottomarina tedesca, aveva studiato un'operazione che aveva l'obiettivo di colpire le navi americane nei pressi delle coste statunitensi, il fattore sorpresa giocava un ruolo fondamentale in questo piano, infatti l'ammiraglio tedesco, credeva che con gli occhi puntati verso il Pacifico, gli americani non si aspettassero un attacco proveniente dall'Atlantico, il 18 Dicembre quindi, emanò le direttive per l'attuazione del piano, chiamato "Operazione Paukenschlag" (Operazione colpo di tamburo). 
Dalle basi situate sulla costa occidentale francese, presero il mare cinque U-Boot, diretti verso le coste americane.

I cinque sottomarini, di tipo IX, capaci di trasportare 22 siluri e con una autonomia una volta raggiunti gli Stati Uniti di due settimane, arrivano nei pressi delle coste del nord america tra il 9 e l'11 Gennaio 1942, due raggiungono la costa est del Canada, mentre gli altri tre si posizioneranno davanti le coste statunitensi, tra New York e il Nord Carolina.
Al loro arrivo lungo le coste americane, gli equipaggi sono sorpresi, infatti non fu presa nessuna accortezza da parte degli americani, le luci delle città lungo le coste erano sempre accese, i mercantili mantenevano le luci di navigazione e le trasmissioni radio erano intercettabili anche dai sottomarini tedeschi.



L'11 Gennaio, avvenne il primo affondamento, l'U-123 avvistò la SS Cyclops, un mercantile inglese diretto ad Halifax.
All'1:49 del mattino il capitano dell'U-123 Hardegen da l'ordine d'attacco, il siluro lanciato dal sottomarino tedesco centra in pieno l'ignara imbarcazione britannica, l'esplosione coglie di sorpresa l'equipaggio che pensa di aver urtato una mina. Un secondo siluro da il colpo di grazia al mercantile inglese, più di cento marinai perdono la vita in quello che fu il primo affondamento perpetrato nelle acque statunitensi.
L'U-123 colto il successo, si dirigerà verso New York, dove il 15 Gennaio davanti ad uno scenario irreale, mentre osservavano le luci della grande mela, le vedette avvistano una petroliera, preda bellica ambitissima visto il prezioso carico.
La nave colpita a poppa da un siluro esplose, tanto che il bagliore era visibile anche dalla città di New York.
Le azioni dei sottomarini tedeschi, andarono avanti senza sosta, ed alla fine del mese di Gennaio, erano riusciti ad affondare ben 26 navi per un totale di 160.000 tonnellate colate a picco.




La marina statunitense si era fatta cogliere totalmente di sorpresa, l'ammiraglio King, comandante supremo della flotta dell'Atlantico, ignorò tutti gli avvertimenti fatti dai britannici riguardo gli U-Boot tedeschi.
L'ammiraglio americano, era più preoccupato di quanto stava accadendo nel Pacifico ed era intenzionato a dirottare altre cacciatorpedinere in quel teatro delle operazioni, nonostante le richieste dei britannici per altre navi di scorta ai convogli.
Per anni gli americani avevano visto la guerra da lontano, al massimo dalle pagine dei giornali, ma negli ultimi due mesi, tra il '41 ed il '42, si erano visti attaccare nel pacifico a Pearl Harbor e ad est proprio nelle loro acque territoriali.

Churchill interviene direttamente, e convince l'ammiraglio King a formare dei convogli scortati dai cacciatorpediniere.
Le acque territoriali americane sono costantemente perlustrate da aerei della US Navy adibiti alla caccia antisommergibile.
La situazione cambia quindi drasticamente e per i sottomarini tedeschi diventa sempre più difficile colpire i mercantili alleati che ormai viaggiavano fin dalle coste in formazione e sotto scorta.


Fine delle operazioni e considerazioni finali

L'operazione "Colpo di tamburo", è da considerare un successo, i sottomarini tedeschi riuscirono a colpire duramente la marina mercantile alleata, gli statunitensi affrontarono le prime fasi del conflitto in maniera del tutto dilettantistica ignorando completamente le precauzioni da prendere sopratutto per quanto riguarda la difesa marittima.
Nonostante la propaganda americana tentò di limitare la portata della sconfitta subita dai tedeschi, molti mercantili nei giorni successivi agli attacchi, si rifiutarono di prendere il mare se non sotto scorta.
L'industria americana riuscì a sopperire anche questa volta alle carenze organizzative delle forze armate, iniziando a costruire mercantili, cacciatorpediniere ed aerei antisommergibile. 

(Una pattuglia di "Catalina" adibiti al pattugliamento costiero)


Con il protrarsi del conflitto, la tecnologia degli alleati per quanto riguarda la lotta alla guerra sottomarina divenne talmente superiore che l'ammiragliato tedesco ordinò per un certo periodo di sospendere ogni attacco, viste le altissime perdite di U-Boot collezionate dai nazisti negli ultimi mesi di guerra.



D.M.


















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