Passa ai contenuti principali

Post

Visualizzazione dei post da aprile, 2018

L'impresa di Bahrain

(Due SM-82 della Regia Aeronautica Italiana) L'idea L'Italia di Benito Mussolini entra in guerra nel Giugno del 1940 al fianco dell'alleato germanico.  Nonostante sui fronti terrestri l'azione sia moderata, in aria al contrario, la Regia Aeronautica Italiana è subito molto attiva. Vengono bombardate Tolone e Hyeres sulla costa mediterranea francese, Biserta e Tunisi in Tunisia, Marsa Matruth e Alessandria in Egitto. Nella mente dei vertici dell'aeronautica italiana c'è però il desiderio di un azione dimostrativa capace di spostare gli equilibri politici del conflitto, una vera e propria impresa che possa indurre il nemico a credere di non poter essere al sicuro nonostante la lontananza dal fronte. Superaereo (l'alto comando dell'aeronautica) progetta nell'Ottobre del 1940 un attacco ai pozzi petroliferi britannici nel Bahrain, un dominion britannico nella penisola araba.  Per i tempi si tratta di una vera e propria impres

Il più grave disastro navale della storia

(Il transatlantico Wilhelm Gustloff) La grande fuga All'inizio del 1945 l'armata rossa aveva iniziato la sua inarrestabile avanzata che l'avrebbe poi portata nel giro di pochi mesi a Berlino, nel cuore del reich tedesco. L'esercito germanico si trovava ormai nella condizione di poter solo ed esclusivamente sperare di poter rallentare il rullo compressore sovietico.  L'armata rossa riuscì con successo a sfondare nel settore della Prussia orientale, in pieno territorio tedesco, ottenendo il completo accerchiamento dell'area nel Febbraio del '45. Il comando militare germanico si trovò così nella situazione di dover trovare una via di fuga per i militari e soprattutto i civili rimasti intrappolati dall'avanzata sovietica.  Farlo via terra era del tutto impossibile, l'operazione di salvataggio di migliaia di soldati e soprattutto milioni di civili venne quindi affidata alla Kriegsmarine. L'ammiraglio Karl Donitz, comandante

"Per ora si va a Sidi Barrani..."

(Truppe italiane catturano una pattuglia britannica) 10 Giugno 1940 In quel fatidico 10 Giugno del 1940, Benito Mussolini dal balcone di palazzo Venezia annuncia la discesa in guerra dell'Italia, a lato dell'alleato tedesco, contro Francia e Gran Bretagna. Mussolini, vista la situazione, con la Francia in condizioni disperate e sull'orlo della catastrofe, dopo più di qualche ripensamento e probabilmente spinto dall'opinione pubblica che credeva si stesse attendendo troppo per entrare nel conflitto, decise di rompere gli indugi. Vista la situazione infatti, i tedeschi erano sul punto di chiudere la partita da soli e tra gli italiani si iniziò a temere di restare a mani vuote e di finire persino puniti dai tedeschi per aver esitato troppo. L'11 Giugno Vittorio Emanuele III delega il comando supremo a Benito Mussolini e iniziano le ostilità. Il fronte alpino tuttavia, non lascia grandi possibilità di manovra, le forze italiane li presenti sono schierate