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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

La legione straniera italiana (Parte IV - I Cosacchi di Mussolini)

(Un reparto di Cosacchi guidato dal tenente colonnello Campello) La leggenda dei Cosacchi Il mito dei Cosacchi nasce da molto lontano, la popolazione che ne ha poi assunto il nome ha da sempre vissuto in uno stato di seminomadicità, frutto del mescolamento di più etnie che finirono per stanziarsi una zona che attualmente fa parte di Ucraina e Russia. Il loro voler restare una sorta di stato all'interno dell'Impero Russo fini per determinarne il nome, proveniente dal tartaro qazaq cioè uomo libero. Famosi per il loro stile di vita avventuroso, i Cosacchi diventarono ben presto abilissimi cavalieri.  In cambio di una certa autonomia, lo Zar pretese da loro dei servigi. Ben presto i Cosacchi diventarono una sorta di mercenari al soldo dello Zar, utili all'impero russo per far rispettare i confini in zone remote dell'Impero ed anche nel salvaguardare la religione di stato (Cristiana Ortodossa). (Cosacchi in Russia ai primi del novecento) Durante l&

La legione straniera italiana (Parte III - Legione Croata)

(Distintivo della Legione Croata) Lo Stato Indipendente di Croazia Dopo l'invasione della Jugoslavia avvenuta nell'Aprile del '41 per mano delle forze dell'Asse venne creato lo Stato Indipendente di Croazia. La Croazia guidata dal leader del movimento nazionalista Ustascia Ante Pavelic, era de iure un regno, sul cui trono venne posto Aimone di Savoia-Aosta, cugino del re d'Italia. L'assunzione di un re italiano da parte della Croazia fu frutto di un accordo fra Mussolini e Pavelic, il primo desiderava riaffermare nei confronti della Germania l'egemonia italiana nei balcani. Mentre il secondo preferiva avere la garanzia di essere sostenuto dall'Italia anziché dalla Germania, temeva infatti che i tedeschi potessero entrare in possesso dello Stato Croato rendendolo un mero governatorato del Reich, similmente a quanto accaduto alla regione Ceca della Cecoslovacchia, trasformata in Protettorato di Boemia e Moravia. (Ante Pavelic)

La legione straniera italiana (Parte II - Heil Re!)

(Elementi della Compagnia Autocarrata Tedesca in A.O.I.) L'unica via d'uscita Il primo Settembre 1939 la Germania invade la Polonia dando il via a quella serie di eventi che portò il mondo al secondo conflitto globale. Questo evento in realtà colse di sorpresa ben poche persone, la situazione diplomatica tra i due paesi si era andata via via deteriorando già da tempo, tuttavia, chi restò "sorpreso" dallo scoppio del conflitto fu chi si trovava al di fuori dei confini nazionali o nei pressi. Era il caso dei mercantili tedeschi presenti nelle acque dell'Oceano Indiano, tornare in patria sarebbe stato un vero e proprio azzardo, il canale di Suez era ovviamente intransitabile per loro ed un passaggio attraverso l'Atlantico comportava troppi rischi. Gli equipaggi preferirono così riparare in Africa Orientale Italiana, in quel periodo l'Italia se pur ancora neutrale riguardo il conflitto era un paese considerato amico della Germania. I piroscafi g

La legione straniera italiana (Parte I - Le Frecce Rosse)

(Cerimonia di consegna della bandiera di guerra alle truppe arabe del Regio Esercito) Dall'amicizia alla collaborazione Sono ben note le truppe volontarie non tedesche che hanno combattuto prevalentemente sul fronte orientale quasi interamente inquadrate nelle Waffen-SS. Meno noto invece è l'utilizzo di personale straniero all'interno del Regio Esercito, da specificare che per straniero si intende chi oltre a non essere italiano non proveniva nemmeno dalle colonie italiane dell'epoca (la partecipazione delle truppe coloniali è un argomento che va trattato a parte). L'Italia e la Germania appoggiarono per anni il nazionalismo arabo, lo scopo di tutto ciò fu quello di indebolire il potere dei britannici in medio oriente. Il Gran Mufti di Gerusalemme Al-Husseini (Presente in alto a destra nella foto ad inizio articolo) appoggiò pubblicamente la causa delle nazioni dell'Asse, il 27 Ottobre del 1941 approdò a Bari dove incontrò Mussolini. Successiva